Da anni, ormai, si occupa della formazione degli estremi difensori del club presieduto da Serafino Perugino. Ha vissuto la trasformazione da Fuorigrotta a Napoli, così come la scalata dal regionale al nazionale, fino alla Serie A, contribuendo alla consacrazione di Marcio Ganho. Cipriano Illiano non è un semplice preparatore dei portieri: col tempo, è diventato un punto di riferimento importante, una pedina insostituibile.
Cipriano Illiano – “Ricoprire un ruolo come il mio in Serie A è stimolante, ma allo stesso tempo carico di responsabilità. Farlo rappresentando la mia città lo rende ancora più emozionante”, spiega Cipriano, alla prima esperienza nel massimo campionato. “Il mio modo di lavorare non è cambiato molto rispetto alla passata stagione – sottolinea -, anche se, ovviamente, abbiamo aumentato il numero di sedute specifiche, in sinergia con il mister e il preparatore atletico. Questo mi consente di curare meglio i dettagli e, soprattutto, di preparare le partite anche in funzione degli avversari”. Il Napoli, ormai, è come una seconda famiglia: “Questo è il club con cui sono cresciuto professionalmente, dalla C1 in poi”, ricorda il preparatore dei portieri, al sesto anno consecutivo con gli stessi colori. Sotto la sua guida, Ganho è riuscito a esplodere in maniera definitiva: “Il derby contro il San Giuseppe è stata la dimostrazione che Marcio, nonostante la giovane età, può essere grande protagonista in questa categoria – l’investitura -. Abbiamo creduto in lui e sta ripagando le aspettative in maniera più che soddisfacente. I margini di crescita sono tanti, ma la sua umiltà e la sua determinazione lo aiuteranno a migliorarsi ulteriormente”. Parole al miele anche per gli altri due portieri, entrambi in attesa della chance giusta: “Lo Conte e Capiretti non hanno ancora trovato spazio, ma stanno lavorando in maniera impeccabile. Se capiterà l’occasione, si faranno trovare pronti”.
Raffaele Lo Conte – È arrivato a stagione in corso, per sostituire Molitierno. Il ruolo di vice-Ganho, per lui, non rappresenta un problema: “Marcio sta dimostando, partita dopo partita, di essere un grande portiere”, osserva con la massima onestà il classe ’99. “Lo conoscevo dai tempi di Orte e non avevo dubbi sulle sue qualità – continua -. Io mi sto impegnando tanto per migliorare, perché non si finisce mai di imparare: quando ci sarà la possibilità, mi farò trovare pronto”. Accettare la corte del Napoli si sta rivelando una scelta più che giusta: “Ho trovato una società seria e professionale, l’impatto con staff e compagni è stato ottimo”, afferma il giovane, in prestito dalla Samp. “Il livello qui è altissimo e mi servirà tanto come esperienza”. Lo Conte sogna un grande finale di stagione: “Sarà bellissimo disputare la Final Eight di Coppa Italia. Vogliamo provare ad arrivare in fondo, lo stesso discorso vale anche in campionato”.
Carlo Capiretti – Avrebbe potuto giocare titolare in un’altra squadra e in un’altra categoria, invece ha scelto di restare a Napoli: “Ho deciso di rimanere perché questa è una società ambiziosa, inoltre volevo continuare un percorso iniziato in B e provare questa avventura in A, con giocatori di qualità elevatissima, gente da cui posso solo imparare”. Carlo Capiretti è l’emblema del perfetto uomo spogliatoio: “Mi trovo benissimo con tutti i miei compagni, molti di loro ormai li conosco da tempo. Per quanto riguarda Marcio e Raffaele, oltre a essere degli ottimi portieri, sono anche degli amici. Insieme lavoriamo perfettamente: riusciamo, con dei consigli, ad aiutarci l’uno con l’altro”. La Serie A un sogno da vivere giorno dopo giorno: “Un’avventura stupenda – conclude il numero 24 -. Non esistono partite semplici, e questo ti aiuta a crescere. Spero che il Napoli arrivi il più lontano possibile: lo merita la società e lo meritiamo noi giocatori, che ci impegniamo tantissimo in ogni allenamento”.
In collaborazione con Calcio a 5 Live
