L’editoriale di Chiariello. Tanto tuonò che piovve

Piove sul bagnato. L’affanno era tanto. Quei maledetti ultimi secondi avevano dilapidato 4 punti: a sei secondi dalla fine l’Olimpus aveva sgraffignato il pari a Cercola, a soli 3 il Meta Catania in inferiorità numerica aveva riacciuffato la partita. Per lo mezzo le due rimonte subite dall’Italservice Pesaro ed i rigori sbagliati che hanno negato l’accesso alla finale di Coppa Italia al Napoli Futsal e determinato l’allontanamento di Marin dalla panchina azzurra, in questo 2023 finora annus horribilis.Così – in attesa del nuovo allenatore – si è arrivati alla supersfida di Eboli con la Feldi ad un solo punto e la canea che rincorre da presso, dopo aver dilapidato ben 10 punti di vantaggio che il magnifico 2022 aveva consegnato alla compagine di Serafino Perugino.Tanto tuonò che piovve: non sono bastate due rimonte nel primo tempo ai vantaggi ebolitani. Il gol di Venancio a metà secondo tempo ha sancito il sorpasso della Feldi. Ed il giorno dopo il Napoli di Spalletti ha preso quattro scoppole dal Milan. Settimana amara quella del football partenopeo, ad undici come a cinque.Ma se la squadra di Spalletti ha saldamente in mano la vittoria del campionato, ora per il Napoli Futsal è il momento di rimboccarsi le maniche e dare una svolta da uomini veri, visto che il roster è composto da giocatori esperti e pieni di gloria e titoli. È il momento che mostrino di non essere affatto appagati, di avere fame e di essere campioni dentro, tirando fuori la reazione d’orgoglio necessaria per ripartire.CI sarà un nuovo tecnico in panchina, che porterà le sue idee e la sua leadership, ma sono i ragazzi in maglia azzurra che dovranno interrogarsi dentro e capire cosa è successo in questo anno partito con la imprevedibile sconfitta in casa con la torinese L84.La parola d’ordine è: calma e ripartire. Fame, tanta fame. Rabbia dentro. Portare in campo quel desiderio di vittoria che la società ha mostrato con i fatti – allestendo una squadra di tutto rispetto e prendendosi impegni economici non indifferenti – di avere.Nulla è perduto, la stagione è ancora tutta da giocare. Sono sfumate le due coppe, ma l’obiettivo principale resta il campionato, dove non ci sono padroni, e tutti vincono e perdono con tutti. Il Napoli può recitare ancora un ruolo da protagonista, a patto che la squadra si compatti e ci metta testa e orgoglio. I valori tecnici ci sono. Non è il caso di fare drammi: perdere ad Eboli con un gol di scarto ci sta. L’importante adesso è non piangersi addosso per i tanti punti ed il vantaggio sprecato, azzerare tutto e ripartire. In fin dei conti, la vita è così: dopo la notte viene il giorno: fiat lux.

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