L’editoriale di Chiariello: “Amo Napoli”

Odio Napoli: la squadra del Napoli Futsal questo ha trovato inciso sulla fiancata del minivan con una chiave a sfregiare la fiancata, nel parcheggio di un hotel di Ariccia.

Ed a fine partita col Ciampino ha trovato i due minivan vandalizzati, con i vetri sfondati e con tutto quanto c’era dentro, da computer ad attrezzature di valore, rubato.

Tralascio le colpe della squadra di casa che non ha ospitato i pullmini all’interno dell’impianto ma li ha fatti parcheggiare in una traversa adiacente. E per la mancanza di empatia mostrata. Ognuno ha lo stile che ha.

Ma per un attimo mi metto nella testa di quel qualcuno che vede in albergo una squadra di ragazzi ben educati con le divise che rappresentano una città, Napoli. Siamo ad Ariccia, la cittadina famosa per la porchetta. Ed a 200 km circa da Napoli. In un luogo che pullula di napoletani, che a Roma e nel suo hinterland sono in tanti a viverci e lavorarci (sottoscritto compreso), senza nessun problema. In oltre trent’anni che frequento Roma non mi sono mai sentito offendere in quanto napoletano. A Roma questo problema non esiste proprio. Tranne che quando ci si affronta nello sport. Allora succedono cose terribili. Ricordate il tifoso napoletano Ciro Esposito, ucciso in un agguato ultras romanista in una partita in cui non giocavano manco Roma e Napoli (era la finale di Coppa Italia con la Fiorentina)? Da allora, l’odio tra le tifoserie è certificato ed è – l’ex derby del Sole – considerata dalle autorità competenti la partita più a rischio di tutte, con divieto di andare in trasferta.

Eppure, non siamo a Bergamo, Brescia, Verona, dove si respira proprio un’aria anti meridionalistica. Siamo a Roma, la Capitale bella e indolente che accoglie tutti, e vi garantisco che nella vita di tutti i giorni non c’è nulla ma proprio nulla di anormale.

Torno nella testa del tizio (o tizi) che vedono i bei ragazzi del Napoli Futsal in albergo, una brigata multietnica ed internazionale, con 6 stranieri per la maggior parte sudamericani ed un gruppo di italiani guidati dal capitano Fernando Perugino. Ragazzo che è un esempio di educazione per tutti: laureato, educato, faccia pulita, guida il gruppo col silenzio e l’esempio. Ed uno staff tecnico e dirigenziale di prim’ordine. Provate a parlar col club manager Pietro Foderini: mai un tono alto, sempre garbato e misurato. Insomma, un gruppo che invoglia al sorriso, che ci rende fieri che rappresentino Napoli. Il tizio va furtivamente al pullmino e che fa? Tira fuori una chiave (o un chiodo) e sfregia la fiancata per scrivere “Odio Napoli”. Ma che ti dice la testa? Ma stai bene? Sei un disadattato sociale? Che problemi hai? Parliamone. Perché di tutti i pensieri e gesti, uno più vile, vergognoso e schifoso non potevi farne. Curati: sei un pericolo per la società. Però se devo fare il giornalista, ed allora divento malpensante, posso pensare ad un piano B, non proprio al gesto di uno sconsiderato come ormai ce ne sono tanti in Italia. Mi dice un amico che vive a Lecce – Lecce: capite? Profondo Sud – che avverte e sente un sentimento negativo verso Napoli di gente che confessa di non esserci mai venuta! E qual è il piano B dei miei pensieri? Che non è un gesto sconsiderato isolato ma un modo di creare pressione negativa attorno alla corazzata Napoli: sarebbe un ordito troppo grave ed al quale non voglio pensare.

Perché in campo il Napoli nel frattempo non lo ferma nessuno: 4-0 col passare dei minuti, col solito tiro a volo di meravigliosa bellezza e coordinazione di Robocop Fortino, il mega bomber del campionato già a 5 reti. Nulla significa che poi il Ciampino Aniene accorci nel finale a 4-2, dopo che il nazionale Arillo, El Diez De Simone e il fuoriclasse Cholito Salas hanno messo in sicurezza il risultato. Semmai è divertente sottolinerare la serata “folle” di Rodolfo Fortino, che non pago del meraviglioso gol ne fa un altro, ma nella sua porta! E provoca pure il rigore del 4-2, ma a lui si può perdonare tutto.

La corazzata Napoli targata Frontiers ha già preso il largo a punteggio pieno (solo solo due giornate però), le resistono solo Pescara che – dopo aver battuto i campioni di Pesaro – è andata a vincere di misura in Sicilia sul campo difficile del Meta Catania e la Olimpus Roma che ha espugnato Avellino in un’altra partita finita con un sol gol di scarto. La Feldi Eboli, forse distratta dall’imminente esordio Champions, non è riuscita ad espugnare l’ostico campo della trevigiana Came Dosson.

La squadra di Marin è tetragona e impermeabile a tutto e tutti, ed anzi è un inno alla gioia. Sentite a me, ora c’è la pausa per le Nazionali, ma venerdì l’altro andiamo insieme a Cercola, ci divertiremo.

Ed urleremo a squarciagola, gioiosamente, tutti insieme: Io amo Napoli!

Ha ragione Pinuccio: perché Napule è mille culure, è a voce de’ creature che saglie chianu chianu e tu sai ca’ nun si sulo. Perché Napule è na’ camminata inte viche miezo all’ate, Napule è tutto nu suonno e a’ sape tutto o’ munno.

Ma a voi, uomini piccoli pieni di odio, chi vi sape?

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