L’editoriale di Chiariello. Napoli a mostro

A mostro! A Napoli si dice così: quando fai una cosa fuori dal comune, diciamo: uah, sì nu mostro! Nello sport: ha jucat a mostro!Già, Nando Perugino: ha jucat a mostro! E che capitano. All’inizio ho temuto. La “mia” Eboli, dove ho fatto il mio bravo Liceo Classico e giocato al Massaioli il torneo dei Licei, dove ho tanti amici, tiene uno squadrone: Luizinho il capocannoniere, Venancio, Vavà ma anche due “cavolo” di pivot: il 13 Lucas Braga e soprattutto il 10, il ventiduenne Guilhermão: fisici da paura, cattivi, tosti, ma anche tecnici e rapidi. Il 10 poi è un’iradiddio, ed è partito fortissimo. Ho pensato: se Nando non lo tiene questi ci mangiano! Ed all’inizio il rossoblù della Feldi era incontenibile. Poi è cominciato il corpo a corpo, un duello di altri tempi, fatto di muscoli, agonismo, furbizia, forza e volontà. E soprattutto orgoglio: e in quanto ad orgoglio Nando è un Perugino, non si arrende mai, è nel DNA di famiglia. E poco a poco ha cominciato a rintuzzare, respingere, fermare, anticipare, stroncare ogni tentativo. E ripartire. E dopo essere andato sotto 1-0 (ci stava tutto), ha suonato letteralmente la carica, andando anche due volte vicino alla segnatura. Da capitano vero. Un incrocio tra pal’e fierr e Kim. A mostro! Possibile che non ci fosse nella partita di cartello un osservatore della Nazionale? Ma davvero sono di parte se dico che Nando Perugino è da nazionale perché difensori italiani forti così ne vedo pochi? Sfido chiunque era come me a vedere la partita al Palazzetto di Cercola a dirmi che mi sbaglio. Poiché – da quel che mi dice il presidente Perugino – abbiamo un bravo allenatore della Nazionale, lo invito a fare i suoi e nostri interessi: Nando juoca a mostro, Mister!E vogliamo parlare del “Diez”? Poche settimane fa Luca De Simone sbuffava un po’, vittima delle rotazioni ad altissimo livello di David Marin, trovava poco spazio. Ma se Eboli aveva due assenze importanti, Dalcin e Fantecele, Napoli ne aveva due forse ancora più importanti: il Cholito Salas, miglior giocatore della passata stagione, e Robocop Fortino, fermatosi subito dopo pochissimi minuti per infortunio. Ed il Diez ha trovato più spazio. E poco a poco ha alzato i giri del suo motore, ed il livello delle sue giocate. Fino a fare una cosa a mostro! Un’azione funambolica sulla sinistra che ha dato a Mancha la possibilità di chiudere indisturbato a rete. E non contento, si è scartato pure il portiere per il gol dell’apoteosi, il 6-3 che ribaltava il 2-3 di inizio secondo tempo (il primo si era chiuso 2-2). Quattro gol consecutivi, due firmati dal Diez, assist e gol: che ha jucat a mostro!M ‘o mostro dei mostri è iss! Sì, proprio lui, il bomber, altrimenti che indossa a fare la maglia azzurra numero 9? Un po’ Careca e un po’ Raspa, da Pianura signori e signore Attilio Arillo: ‘o mostro! 12 gol, ad un passo da Luizinho a quota 13, staccato Fortino a 9, l’ultimo capocannoniere. Ed ancora una doppietta. Eppure era partito maluccio nel primo tempo, qualche palla persa di troppo, qualche imprecisione non da lui. Ma il carattere è da Pianurese doc, napoletano di ferro, provincia di Buenos Aires, Ariggio direbbero gli argentini, o Ariglio, se fosse di Pianura provincia di Madrid: ma lui è semplicemente e meravigliosamente napoletano, ed è Attilio Arillo, professione laterale bomber. E che ha fatto con la Feldi? ‘O mostro! Tralascio il secondo gol, avanzata in controfuga con suolata in movimento, finta e palla morbida alle spalle del portiere. Una sciccheria. Parliamo del primo gol, che passerà alla storia non solo di questo campionato. Ganho il portiere – che ha le mani meglio dei piedi – rilancia lungo in area avversaria in direzione di Attilio. Sto mattocchio che fa? Stoppa di petto, prende fiato con la palla che resta nella sua disponibilità e va in sforbiciata volante ed insacca alle spalle dell’esterrefatto portiere. Boato, stupore, Fabio Morra che grida nel microfono di Futsal Tv tre volte alla Nando Martellini: che cosa ha fatto Attilio Arillo, che cosa ha fatto Attilio Arillo, che cosa ha fatto Attilio Arillo? E che ha fatto, una cosa senza senso, una roba che Gianni Brera definiva en byciclette, la sforbiciata che è il gesto atletico più folle e più difficile, dove ci vuole coordinazione, tempo, forza esplosiva e… follia.Una cosa a mostro, appunto.Però alla fine i mostri li vedono gli altri, perché Napoli inanella la nona vittoria su dieci partite e batte la fortissima Eboli (premiata con grande fair play dal presidente Perugino prima della gara per l’eccellente partecipazione alla Champions) 6-4 e il palazzetto canta: la capolista se ne va! Ma non era il Maradona? Fuorigrotta canta, Cercola risponde.

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