L’editoriale di Chiariello. Napoli in Meta

No, così non si fa! Massimino, proprio tu, core mio! Stavolta il cucchiaio dal taschino ti è cascato, hai girato la testa per cercarlo, e che hai fatto? Uno stramaledettissimo, fottutissimo autogol, che più fortuito e casuale non si può. È vero che eravate andati in vantaggio su autorete, ma così, all’ultimo secondo, mi hai fatto piglia’ un mezzo infarto! A casa mi hanno preso per pazzo. Gli amici in cucina con le carte pronte per il consueto burraco del sabato ed io a gridare loro dal salotto, dove ero asserragliato davanti a Futsal TV: “Avit aspettà, stamm vincendo. pochi secondi ed arrivo”. Fabrizio a mia moglie: “Anna, ma mica gioca il Napoli?” Lei, rassegnata: “Sì, quello futsal però. Mo’ tene na nuova passione”.Meno 10, 9, 8, 7… “Jamm guagliù, che amma vinciuto!” Parlo da solo ad alta voce.Dalla cucina si sente un urlo da troglodita proveniente dal salotto: “Noooooooooo!”Sono io, modestamente, l’ugola è buona ancora.“Che è stato?” Accorrono spaventati. Io, catatonico: “Amm pareggiato. Facimm accussì. Io mo’ mi collego con gli auricolari all’ipad, vengo di là e gioco, ma non mi dovete dare a parlare perché devo vedere i supplementari”.Che scorrono, ne passa uno e non succede niente. Il Napoli prova il portiere di movimento e niente. Ci prova il Catania e nel frattempo Fabrizio mi passa il fratello in videochiamata che mi vuole salutare. Faccio una smorfia di fastidio ma rispondo per educazione: “Come stai?” Gli occhi fissi sullo schermo della partita. Non so cosa risponde, perché mi vede alzare le braccia al cielo e gridare come un ossesso: “Goooooooolllllll”. “Ma che è stato?” Chiede al fratello. “Non ti preoccupare, ha segnato il Napoli”. “Ma mica gioca?” “Sì, quello futsal, il calcio a 5 insomma”.Sììììì, ha segnato il Cholito! Proprio lui, il mio campione, quello che mi ha iniziato a questo sport. La controfigura del Chucky Lozano. Serafino Perugino mi aveva invitato ad Aversa a vedere la semifinale scudetto contro il magno Pesaro tricampeon, e fu una prova di forza dei pesaresi, 6-1. Ma io mi innamorai del numero 8 pesarese, ‘o frate gemello di Lozano, uno che non perdeva una palla, nu mostro. Quando il Patron del Napoli Futsal mi invitò a collaborare con loro, alla presentazione della squadra vidi che la maglia numero 10 – capite bene eh, la dieci….- ce l’aveva lui, Salas (scoprii finalmente il cognome), che di soprannome fa pure Cholito, un appellativo che è tutto un programma, un segno del destino quasi.E dopo i colpi del Cobra Borruto e di Robocop Fortino, puntuali come punture di aspide, è arrivato il tiro da lontano da Manolete del Cholito a porta sguarnita.Napoli in Meta, ed ora tutti a Cercola giovedì per superare il turno, in attesa del derby tra Avellino ed Eboli. Pare la Champions League di calcio: lì un’italiana in finale come va va, qui una campana in finale come va va. Ma a Napoli ci stiamo abituando a cantare: i Campioni dell’Italia siamo noi! Vamos, Cholito. E… ragazzi, basta scherzi. Ho un’età, certi spaventi non me li dovete fare prendere più. O anche sì: a patto che alla fine sia qui la festa.

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